Ho deciso di tradurre (un po’ liberamente…) questo interessante articolo, estratto dal blog interno al sito del Team Quest, significativamente intriso di consigli per pianificare e preparare al meglio un evento agonistico dal punto di vista atletico ed agonistico.
Non troverete dentro ricette miracolose su quanti piegamenti sulle braccia vi separano dall’essere un campione, bensì la filosofia e l’approccio mentale necessari per organizzare al meglio le proprie risorse e le proprie energie vitali in vista dell’evento agonistico.
Preparazione finale prima del combattimento
Adesso è il momento che il nostro corpo e la nostra mente sentano fame per la battaglia che ci aspetterà in seguito!
Cercate con il pensiero i ricordi delle vostre competizioni passate. Ricordate il combattimento? Vi sentivate veramente alla grande! Sparavate tutte le vostre cartuccie, avvolti da una sensazione di potenza, veloci e pieni di energia.
Avete registrato le vostre routine di allenamento prima di quell’evento? Come vi eravate preparati fisicamente? Come vi eravate preparati mentalmente per affrontare le lotte più importanti?
Adesso è il momento di cercare le risposte nel nostro diario personale.
Che attività hai praticato per fare il peso-gara?
Che regime alimentare avete seguito?
Ed il vostro riposo? Dormivate otto ore a notte? Di più? Di meno?
Le vostre routine di sparring e di corsa erano di breve durata e forte intensità?
Che routine di allenamento ha reso la vostra mente ed il vostro corpo invicibili in quell’occasione?C’è qualcosa che dovreste modificare?
Avere pienamente recuperato prima della gara è di importanza critica.
Vi siete allenati in modo estremamente duro nelle settimane/mesi precedenti. Un paio di settimane prima di un grande evento è il momento di ridurre gradualmente lo stress fisico ed emotivo. Non ha importanza quanto voi siate pieni di talento e tecnica, fisicamente in forma e mentalmente forti: se non recupererete a sufficenza per soddisfare le necessità energetiche richieste dalla competizione vi precluderete la possibilità di gareggiare al massimo delle vostre possibilità.
Scegliete attentamente i metodi per recuperare pienamente.
Un atleta disciplinato e determinato seguirà regole sensate e consapevoli per dormire, alimentarsi e riposare. Un atleta indisciplinato che tende a perdere la rotta ed a trascurare delle buone abitudini di recupero sarà assolutamente spiazzato una volta trovatosi sotto pressione.
Un atleta disciplinato vincerà sempre contro un atleta indisciplinato, anche se ugualmente abile.
Ricordatevi che sarà più facile per voi avere una performance di alto livello se vi sentirete:
- Fiduciosi
- Rilassati e calmi
- Pieni di energia ed emozioni positive
- Motivati
- Vigili e focalizzati
- Instintivi
- Pronti a divertirvi
Queste sono le circostanze in cui le vostre capacità di pensiero, azione e visualizzazione possono veramente incrementare il vostro stato ideale di competitività. Non importa quale sia il vostro reale stato mentale, vi dovete impegnare con tutte le vostre forze per creare le emozioni positive che incrementeranno la vostra prestazione atletica. Siate pronti a giocarvi le carte che avete e a fare tutto quello che c’è da fare per raggiungere il vostro obiettivo. Focalizzatevi nell’esecuzione perfetta delle vostre tecniche migliori, della vostra straegia di combattimento e pianificate tutto. Mantenete sempre sotto pressione i vostri avversari e spezzate la loro volontà di lottare.
Raffinate accuratamente le vostre tecniche migliori, focalizzatevi sugli obiettivi da raggiungere in combattimento e prestate la dovuta attenzione ai rituali pre-gara da seguire. siate consapevoli di come ognuno di questi elementi si interconnette reciprocamente.
Sonno, dieta, allenamento, tempo libero, forza e benessere fisico e stabilità emotiva sono tutti elementi strettamente correlati.
Dovete sognare e desiderare di essere vincenti! Non ci saranno momenti migliori di questo! Considerate questa occasione più di qualunque altra.
Persino atleti ed allenatori d’elitè possono essere distratti dalla pressione che un grande evento crea. E’ il grande momento che tanti sognano. La pressione di un grande evento può generare negli atleti e negli allenatori dei sentimenti e dei comportamenti che non sono mai saliti in superfice prima. Atleti che sono alle prime esperienze con eventi importanti possono vivere sensazioni simili a quelle che hanno provato la prima volta che hanno esordito nello sport, pensando troppo, preoccupandosi di come sarà il risultato, e facendosi distrarre da stupidaggini senza importanza. Riconoscere, analizzare e gestire questi fattori è fondamentale per atleti ed allenatori di ogni livello. Trovarsi davanti ad un evento sportivo molto importante può portare alcuni atleti ed allenatori a pensare che il loro regime di allenamento abituale sia inadeguato all’occasione. Questo modo di pensare può portarvi ad ripudiare approcci che sono stati vincenti, collaudati ed adeguati alle passate competizioni.
Ci sono tre situazioni pericolose che possono svilupparsi nel contesto di un evento importante:
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La sensazione che la propria performance debba essere perfetta perchè si tratta della grande occasione. Atleti che tendono ad essere eccessivamente perfezionisti rischiano di incappare di sovraccarico intellettivo, esagerare nella correzione degli errori e nell’autoanalisi, sfiorando la maniacalità.
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Focalizzarsi sul NON perdere e sul NON fare una brutta figura invece di focalizzarsi sulla vittoria. La consapevolezza che centinaia, migliaia o milioni di persone possano essere testimoni della performance può influenzare l’atleta rendendolo timoroso di non sbagliare. Questa situazione avrà come risultato un atleta un atleta incapace di assumersi i rischi necessari ad avere successo in competizioni di alto livello.
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La tendenza a “risparmiarsi” per la parte finale del combattimento. Talvolta, atleti eccessivamente sicuri di sè troppo concentrati sul vincere il match ad ogni costo si ghiocheranno da soli un brutto scherzo conservando inutilmente “qualcosa” per la fine del combattimento. Questi alteti spesso pagano nella prima parte del combattimento questo atteggiamento eccessivamente cauto andando incontro ad una bella delusione.
Per superare questi atteggiamenti negativi anticipate i cambiamenti nel vostro modo di pensare facendo leva sulla pragmaticità. Enfasi deve essere posta sul fatto che siete quello che eravate, indipendentemente dal contesto, e che la focalizzazione deve slittare dall smania di vincere, e posarsi sulla necessità di un’esecuzione tecnica, tattica, atletica e strategica perfetta.
Non permettete che troppi pensieri interferiscano con la vostra strategia, stravolgendola.
Note per gli Allenatori:
Errori comuni mentre si fa l’angolo:
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Fare TROPPO l’angolo (non si vuole lasciare nulla di non detto pensando che possa fare la differenza durante il match)
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Essere intimoriti mentre si fa l’angolo (non voler dire cose che possano disturbare la suscettibilità dell’atleta)
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Cambiare il modo in cui abitualmente si fa l’angolo. Gli atleti si accorgeranno della differenza e possono essere indotti a pensare che il cambio di abitudini sia dovuto a mancanza di fiducia in loro da parte dell’angolo. In qualità di allenatore tu devi avere fiducia in te stesso, e nel fatto che devi sicuramente aver lavorato in modo giusto se hai portato il tuo atleta fino ad un evento importante.
Allenatori che portano i propri atleti a competere in manifestazioni di alto livello dovrebbero ricordare che la maggior parte di loro si preoccupa proprio di essere eccessivamente tesi per il grande evento. Anticipando queste nuove emozioni e difficoltà, un buon allenatore dovrebbe riuscire a farle metabolizzare al proprio atleta, spiegandogli che sono sensazioni del tutto normali. Discutetene con il giusto anticipo, e insegnate ai vostri atleti ad affrontarle in modo da produrre la migliore prestazione possibile in vista di un evento di alto livello.
(articolo originale: http://tqfc.com/Blog.aspx?i=1 , credits: Matt Lindland)